Dolomiti di Brenta

Dolomiti di Brenta
Dolomiti di Brenta
superficie: 11.135 ettari
provincia: Trento
parchi: Parco Naturale Adamello-Brenta (UNESCO Geopark Adamello Brenta)

Le Dolomiti di Brenta sorgono all’estremità occidentale dell’area dolomitica a ovest dell’Adige, e si presentano come un’isola di dolomia, delimitata a ovest dalla faglia delle Giudicarie, imponente linea tettonica che segna la separazione della piattaforma carbonatica dai gruppi intrusivi dell’Adamello e della Presanella. Il massiccio ha uno sviluppo nord-sud lungo 40 chilometri e una larghezza est-ovest di 12 chilometri.

Diversamente da altri gruppi dolomitici, dove tutto è snellezza di linee e plasticità di masse, questa superba dorsale di rocce calcaree e dolomitiche presenta forme maestose e austere, dove le pareti rocciose culminano in picchi e diedri delle più svariate forme e dimensioni. Il Campanil Basso è la guglia che più di ogni altra ha infervorato generazioni di alpinisti e amanti della montagna. Processi di erosione selettiva hanno modellato le massicce bancate di Dolomia Principale, scolpendo questo slanciato pinnacolo, incastonato nel cuore del Gruppo di Brenta al cospetto di Cima Tosa e del Campanil Alto, alla testata della Val Brenta. Dal punto di vista geologico, questo gruppo montuoso documenta una storia lunga e complessa a partire dal Permiano fino al Giurassico. In particolare sono ben preservate le testimonianze della successione Norico-Liassica, che qui ha caratteristiche peculiari in quanto racconta la transizione tra la cosiddetta piattaforma di Trento e il Bacino Lombardo. Tutte le fasi dell’evoluzione strutturale e stratigrafica di quell’intervallo di tempo sono superbamente espresse, così come lo è la tettonica.

Dal punto di vista geomorfologico, il sistema presenta tre caratteri salienti: una vastissima gamma di forme connesse ai fenomeni tettonici sia a media che a grande scala (scarpate e valli di faglia, guglie e pinnacoli lungo fratture); un carsismo molto sviluppato con forme superficiali (campi solcati, doline, sorgenti) e sotterranee (grotte e inghiottitoi); un’esemplare casistica di forme relitte (riconducibili all’azione di antichi ghiacciai), e di forme erosive attuali (legate ai fenomeni di gelo e disgelo).

Le vette di questo sistema montuoso sono:
Cima Tosa (3.173 m)
Cima Brenta (3.150 m)
Crozzon di Brenta (3.118 m)
Cima Vallesinella (3.114 m)
Cima d’Ambiez (3.102 m)
Cima Mandron (3.040 m)
Spallone dei Massodi (2.999 m)
Cima Falkner (2.999 m)
Cima Vallon (2.968 m)
Cima Brenta Alta (2.960 m)
Cima Agola (2.959 m)
Cima d’Armi (2.951 m)
Campanile di Brenta (2.937 m)
Campanil Basso (2.883 m)
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